Una visita veterinaria approfondita è altamente consigliata subito dopo l’acquisto di un nuovo soggetto.
La visita iniziale è importante per valutare lo stato di salute del volatile e per indagare sulla presenza di malattie che non danno ancora sintomi evidenti.
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Se il nostro nuovo amico dovrà essere ospitato insieme ad altri conspecifici sarà buona norma rispettare un periodo di quarantena.
Attraverso un esame clinico accurato è possibile valutare le condizioni generali, il piumaggio , lo stato di nutrizione, e la presenza di qualunque anormalità evidenziabile ad un esame esterno.
I Pappagalli “nascondono” alcune patologie
Come sappiamo i pappagalli, e gli uccelli in generale, nascondono i loro stati patologici e molte malattie non si possono diagnosticare semplicemente con la visita clinica.
È per questo che sono sempre necessarie analisi e rilievi diagnostici più approfonditi per poter accertarsi dello stato di salute di un soggetto.
Analisi delle feci
Quando si porta il pappagallo dal veterinario è preferibile non disporre sul fondo della gabbia o del trasportino sabbia, grit o altro materiale assorbente per far si che il materiale fecale possa essere valutato e raccolto con facilità.
Dall’analisi delle feci si possono infatti ricavare moltissime informazioni importanti. Osservando le feci direttamente al microscopio nella così detta “analisi a fresco” è possibile osservare la presenza di lieviti (Candida spp., Macrorhabdus spp.) parassiti flagellati, uova di parassiti (Nematodi) ed altri agenti.
Inoltre è di fondamentale importanza l’analisi citologica della feci (colorate con colorazioni specifiche) attraverso cui si osserva la popolazione batterica e si possono distinguere i batteri “buoni” da quelli “cattivi”.
Tampone della faringe e del gozzo
Quando indicato viene effettuato anche un tampone del faringe o/e del gozzo per escludere altre patologie (ingluviti batteriche o micotiche, tricomoniasi…). Dopo l’esame clinico e l’analisi delle feci e di altri tamponi avremo sicuramente un’idea generale sulla situazione, ed avremo anche escluso alcune tra le più frequenti affezioni; ma di certo non potremo escludere tantissime altre patologie.
Analisi del sangue
È proprio durante al prima visita che è altamente consigliabile effettuare un prelievo del sangue per poter effettuare altre analisi. Cosa è possibile diagnosticare attraverso il sangue? La prima cosa che attraverso le analisi del sangue è consigliabile fare è l’esame per la clamidiosi. Infatti questa malattia, oltre che essere potenzialmente trasmissibile alle persone, ha spesso un decorso subclinico e può quindi essere presente anche in pappagalli apparentemente sani.
Accanto al test per la clamidiosi è sempre bene affiancare un esame dell’emogramma. Infatti attraverso lo studio dello striscio di sangue sarà possibile valutare forma e numero dei globuli rossi e dei globuli bianchi.
Come nelle altre specie animali un aumento sostanziale del numero dei globuli bianchi è spesso associato alla presenza di un’infezione.
Per valutare la funzionalità degli organi interni del nostro pappagallo è consigliabile effettuare con il sangue prelevato un esame ematobiochimico. Questo esame, in una clinica per esotici ben attrezzata, è oggi possibile anche su specie di piccola taglia.
Attraverso questo esame si valutano i livelli ematici di transaminasi, proteine, elettroliti ecc. così da valutare la funzionalità dei principali organi come fegato, reni, intestino ecc. Anche nei casi di soggetti giovani ed apparentemente sani nei quali abbiamo pochi sospetti di alterazioni biochimiche è utile eseguire questo esame per poter assegnare dei valori di base normali per soggetto in esame.
Test per malattie virali
Attraverso poche gocce di sangue è oggi possibile effettuare dei test specifici per alcune malattie virali. Infatti tra le malattie che è consigliabile escludere alla prima visita ricordiamo la PBFD (malattia del becco e delle penne, Circovirus), il polioma (polyomavirus) ed altre. Queste malattie (che non sono trasmissibili alle persone) sono molto gravi e non sono curabili; sono molto contagiose ed è sempre buona norma escluderle soprattutto se il nostro nuovo amico deve entrare in contatto con altri soggetti sani.
Ulteriori esami
Quello che abbiamo appena descritto è il profilo di base, piuttosto approfondito, che proponiamo nella nostra clinica quando ci troviamo di fronte alla visita iniziale di un nuovo soggetto. Ovviamente il profilo diagnostico che sarà proposto cambierà in base alla situazione ed in base alla presenza o meno di determinati sospetti. In alcuni casi sarà utile effettuare altri esami come una radiografia o un’endoscopia, un esame batteriologico in altri si deciderà di evitare determinati esami in favore di altri.
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