Qual è il modo migliore di nutrire un'Iguana? Alimenti da Evitare, Razione Quotidiana Ideale, Orario dei Pasti.

LA DIETA DELL’IGUANA

l’Iguana verde è un rettile prettamente erbivoro, e proprio le sue abitudini alimentari rappresentano uno dei fattori che spinge molti amanti dei rettili a scegliere di allevare questa specie, che per ovvi motivi (almeno dal punto di vista dell’alimentazione) risulterà più semplice da gestire di qualunque rettile carnivoro o insettivoro.

L’iguana nello specifico è da considerarsi prevalentemente folivora, ovvero la grossa parte della sua dieta (oltre il 60%) è costituita da foglie di vari tipi di piante e alberi. Rientrano però nella sua dieta anche diversi fiori, frutta, germogli, radici ecc.

l’iguana non può essere considerata erbivora al 100%, in quanto in natura essa include nella sua dieta anche piccole quantità di proteine animali (principalmente insetti ma anche uova, micromammiferi e alle volte anche parti di carcasse). Questa componente è maggiormente rappresentata nella dieta delle giovani iguane (fino al 15-20%); negli esemplari adulti invece non supera il 5-10%. Questa transizione alimentare associata alla crescita non rappresenta affatto una peculiarità dell’iguana: anche molte altre specie di rettili (come diverse tartarughe acquatiche) hanno abitudini marcatamente onnivore nei primi anni di vita per poi diventare quasi totalmente erbivore una volta adulte.

È ovvio che l’alimentazione di un’iguana allevata in cattività dovrebbe idealmente avvicinarsi il più possibile a quella che l’animale seguirebbe nel suo habitat. Purtroppo, ottenere questo risultato è più difficile di quanto sembri per due principali motivi:

  • Anche fornendo una dieta molto diversificata sarà praticamente impossibile eguagliare l’enorme varietà di piante, fiori, frutti e insetti di cui l’iguana si ciberebbe in natura.
  • La verdura, la frutta e tutti gli altri prodotti vegetali disponibili sui nostri mercati hanno composizioni nutrizionali e proprietà organolettiche molto diverse da quelle delle piante selvatiche che un’iguana potrebbe reperire in una foresta del Sud-America.

Ciononostante, costruire una dieta varia e ben bilanciata che soddisfi tutti i fabbisogni nutrizionali di un Iguana in cattività non è impossibile. La parte preponderante dovrà essere costituita dai vegetali a foglia (60-70%), che dovranno essere quotidianamente presenti nella razione. Saranno da preferire in particolare tutti quelli con alto contenuto di Calcio e basso contenuto di Fosforo. Potremo quindi fornire in abbondanza:

  • Tarassaco
  • Cicoria
  • Scarola
  • Radicchio
  • Bieta
  • Rucola
  • Crescione
  • Lattuga romana
  • Indivia Belga
  • Cime di rapa (solo le foglie)
  • Broccoli (solo le foglie)
  • Cavolo (solo una o due volte a settimana)

Per aumentare la varietà della dieta potremo aggiungere alla razione anche molti altri tipi di vegetali come diversi ortaggi e legumi (15-20%), che arricchiranno l’apporto di vitamine, sali minerali e oligoelementi. Tra questi potremo scegliere:

  • Pomodoro
  • Cetriolo
  • Zucchina
  • Carota
  • Cardo
  • Cavolfiore
  • Zucca
  • Sedano
  • Peperoni
  • Asparagi
  • Prezzemolo
  • Piselli (non tutti i giorni)
  • Fagioli e fagiolini (non tutti i giorni)

Anche la frutta fresca (10-15%) costituisce un alimento molto nutriente e molto gradito dall’iguana. Si potranno quindi somministrare:

  • Banana
  • Ananas
  • Mango
  • Papaia
  • Mela (senza semi)
  • Pera (senza semi)
  • Kiwi
  • Susine
  • Fragole
  • Arancia
  • Mandarino
  • Melone
  • Anguria
  • Fichi
  • Prugne
  • Pesca
  • Albicocca
  • Ciliegie
  • Fichi d’India (con moderazione)

Anche diversi tipi di fiori possono essere inseriti nella dieta di un Iguana. Uno dei più graditi e raccomandati è il fiore dell’Ibiscus, ma possono essere forniti anche fiori di Tarassaco, erba medica e trifoglio.

Un altro alimento molto nutriente che può essere addizionato alla razione è rappresentato dai semi germogliati e dai germogli di soia, erba medica, lenticchie e fagioli, la cui preparazione però richiederà particolari precauzioni. In particolare, sarà importantissimo sincerarsi molto bene dell’assenza di muffe che a volte possono crescere sui substrati umidi che vengono utilizzati per far germogliare i semi.

Per quanto riguarda la frazione di proteine di origine animale da integrare nella dieta, questa dovrà rappresentare non più del 10-15% della razione per un’iguana giovane, per poi scendere intorno al 5-10% per le iguane adulte. Come fonte di proteine animali potremo fornire:

  • Uova sode
  • Piccole quantità di alimenti secchi o umidi per cani e gatti di ottima qualità
  • Camole della farina
  • Caimani
  • Grilli
  • Lombrichi
  • Piccole quantità di carne magra di pollo o bovino cotta

Sono disponibili in commercio anche diversi tipi di alimenti commerciali (pellettati o umido) per iguane. Si tratta generalmente di formulazioni abbastanza ben bilanciate, ma una dieta basata solo ed esclusivamente su questo genere di alimenti risulterebbe meno nutriente e, soprattutto, triste e poco stimolante per un rettile dalle abitudini alimentari così varie e differenziate. Potrebbe essere invece un’ottima idea utilizzarli in piccole quantità per arricchire ulteriormente l’apporto nutritivo di un pasto costituito prevalentemente da alimenti freschi. Ad esempio, potremmo addizionarne pochi grammi alla razione giornaliera nei periodi in cui la varietà di frutta e verdura disponibile nei mercati è più scarsa. È possibile utilizzare allo stesso modo anche alcuni pellettati per coniglio o roditori erbivori di buona qualità.

In linea generale scegliendo i vegetali da somministrare tra quelli con rapporto Ca:P più favorevole non si dovrebbero correre rischi carenziali. Qualora si avessero dubbi sull’effettivo contenuto in calcio della dieta è consigliabile rivolgersi a un medico veterinario specializzato in rettili per adottare eventualmente delle integrazioni mineral-vitaminiche.
Quasi sempre partendo da un’alimentazione ben bilanciata, risulterà sufficiente un’aggiunta di calcio in polvere (in misura variabile in base al peso e all’età dell’Iguana) per scongiurare qualunque rischio di patologie metaboliche causate da una carenza di calcio nella dieta.

È ovvio che qualunque tipo di frutta e verdura andrà sempre servito ben lavato e soprattutto a temperatura ambiente; se vengono conservati in frigo è buona norma lasciarli fuori un paio d’ore oppure metterli ammollo in acqua calda per 10-15 minuti prima di servirli.

ALIMENTI DA EVITARE

È molto importante ricordare anche che sebbene la dieta dell’iguana sia molto varia, molti alimenti apparentemente innocui potrebbero risultare altamente nocivi (se non addirittura velenosi!); in particolare vanno assolutamente evitati:

  • L’Avocado (sia il frutto che le foglie)
  • Le Melanzane
  • Le Patate
  • L’Aglio e la Cipolla
  • Le parti verdi del pomodoro, così come le foglie e le altre parti della pianta
  • L’Alloro
  • La Salvia
  • Il Rosmarino
  • Tutti i tipi di piante ornamentali e da appartamento (soprattutto quelle da fiore)
  • Le carni salate o speziate
  • Pasta riso e altri cibi ricchi in carboidrati

Il proprietario responsabile dovrà in ogni caso informarsi e documentarsi sempre prima di somministrare qualsiasi alimento a meno che non sia assolutamente certo della sua salubrità.

RAZIONE QUOTIDIANA IDEALE

La razione quotidiana ideale dovrebbe essere così costituita:

  • Almeno 2-3 tipi diversi di vegetali a foglia larga.
  • Almeno un ortaggio di altro tipo (es. zucchina/carota/peperone ecc).
  • Almeno due tipi di frutta di stagione.
  • Fiori/germogli (non più di 3-4 volte a settimana).
  • Integrazione di proteine di origine animale (quantità variabile in base all’età dell’iguana).
  • Una piccola quantità di alimento commerciale per iguane (solo se necessario).

I vari componenti della razione dovrebbero essere serviti all’interno di una ciotola bassa o di un sottovaso che abbia un diametro non superiore al triplo dell’ampiezza della testa del nostro animale nel punto più largo.
È molto importante che tutti gli “ingredienti” vengano tagliati in pezzettini di 1-2 cm e ben mescolati tra loro in modo da rendere più arduo possibile per l’iguana selezionare le parti a lei maggiormente gradite e scartare il resto.

ORARIO DEI PASTI

Sarà molto importante anche l’orario dei pasti: la flora microbica dell’iguana risulta attiva in maniera ottimale durante le ore più calde della giornata. Per questo motivo è consigliabile somministrare il cibo sempre in tarda mattinata, momento in cui l’animale avrà avuto tutto il tempo di svegliarsi e riscaldarsi per qualche ora riattivando il suo metabolismo dopo il sonno notturno. Frequenza e composizione dei pasti andranno modificati in base all’età:

  • Alle giovani iguane al di sotto dei due anni di età andranno serviti due pasti al giorno, uno in tarda mattinata (non prima delle 11:00) e uno nel primo pomeriggio (non oltre le 14:00) e la quantità di alimenti di origine di animale presente dovrebbe costituire il 10-15% della razione.
  • Per le iguane adulte andrà benissimo un solo pasto al giorno servito in tarda mattinata e la quantità di alimenti di origine di animale presente dovrebbe costituire il 5-10%.
  • Oltre i 3 anni di età la frequenza dei pasti potrà essere ulteriormente ridotta: saranno sufficienti dai 4 ai 6 pasti a settimana, ma è comunque buona norma somministrare uno “snack” (come un pezzo di frutta o qualche fiore di ibisco) nei giorni di digiuno; gli alimenti di origine animale possono essere serviti anche solo 1-2 volte a settimana e rappresenteranno solamente una piccola parte della razione (tra l’1% e il 5%).

Da tenere presente che i livelli di temperatura e umidità del terrario altereranno molto presto gli alimenti facilmente deperibili che serviremo al nostro rettile, per cui qualsiasi residuo di cibo va sempre prontamente rimosso alla fine del pasto e le ciotole andranno sempre lavate e igienizzate accuratamente prima di essere riutilizzate.

Il Dottor Marco Aiello

L’Autore dell’Articolo

Dottor Marco Aiello

Socio SIVAE (Società Italiana Veterinari per Animali Esotici).
Membro del comitato tecnico-scientifico del Museo della Fauna di Messina.

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